Avete notato che la nutrizione spesso influenza il nostro comportamento?
Nelle antiche culture si trovano svariate notizie sulle proprietà magiche attribuite ai vari alimenti e sulla loro azione nel favorire la forza o il coraggio, opinioni queste che persistono in parte anche in epoca moderna; ad esempio sulle proprietà afrodisiache di certi cibi, sul rapporto iperattività e alimenti dolci o sull’azione della liquirizia e del miele, considerati antidepressivi naturali.
Alimenti come le banane, il latte e i formaggi in genere, ma anche gli spinaci e le zucchine sono ricchi di tirosina (tranquillo, è solo un aminoacido). A cosa possono essere utili? Sembrano in grado di ridurre ansia e agitazione.
In generale i carboidrati, rispetto alle proteine, esercitano effetti sedativi. Fin da piccoli sappiamo cosa e quanto mangiare. Da piccoli, perché poi perdiamo contatto con i bisogni alimentari a danno di pressioni esterne, mode e cattiva informazione.
il cervello tiene conto della composizione dell’ultimo pasto e decide circa le caratteristiche del pasto successivo.
Ora, negli individui obesi la scelta della composizione dei pasti è invece decisamente anomala. In particolare gli obesi golosi di cibi dolci sono meno depressi mentre gli obesi non golosi di cibi dolci diventano più depressi oltre che molto più stanchi e meno vigili. Si può quindi dire che gli obesi golosi effettuano una vera e propria automedicazione, anche se involontaria.
Il triptofano (un altro aminoacido), presente tra l’altro nel riso, funghi, frutta secca, uova, spinaci, è il precursore della serotonina. Ridotti livelli di serotonina sono associati alla depressione, insonnia, irritabilità e mancanza di memoria. L’alimentazione può quindi avere un’influenza diretta su questi disturbi.
Il consiglio
E’ importante seguire una dieta basata sul consumo di grandi quantità di frutta e verdura cruda e carboidrati complessi. Le verdure a foglia verde come gli spinaci sono ricche di acido folico, indicato per la depressione, perché anch’essi aumentano i livelli di serotonina nel cervello.
Contrastare l’ipercinesia infantile
L’ipercinesia infantile è una sindrome piuttosto comune e per la quale si è parlato di un possibile ruolo scatenante di certi alimenti. Si trovano in letteratura ricerche sul ruolo causale del saccarosio (zucchero bianco) sull’iperattività del bambino. In linea di massima gli studi appaiono concordi nel negare, a differenza di quanto ritenuto in passato, un ruolo specifico del saccarosio nella sindrome ipercinetica. Altri alimenti quali il caffè, il tè, la cola, il cacao e gli energy drinks sono invece ritenuti eccitanti e possono essere responsabili di ipercinesia, insonnia, tremori, tachicardia.
L’importanza delle vitamine
Se le proteine ed i carboidrati sono i fattori più importanti in grado di influenzare il comportamento umano, non deve essere dimenticato che anche alcuni minerali nonchè molte vitamine sono stati spesso chiamati in causa, quando deficitari, come fattori implicati soprattutto nella genesi dei disturbi dell’apprendimento e in conseguenza di ciò sono stati utilizzati, sulla base più o meno sperimentalmente dimostrata, nella terapia di tali disturbi.
La carenza di ferro
La carenza di ferro può incidere sul comportamento e sullo sviluppo intellettivo del lattante e del bambino. Un effetto sul comportamento è stato dimostrato anche dallo zinco che entra a far parte di oltre 200 enzimi. Ridotti livelli di zinco ematico possono provocare apatia, anoressia, depressione, deficit di memoria e letargia. Anche il rame è essenziale per la crescita e la maturazione cerebrale. La quasi totalità delle vitamine idrosolubili (Vit. B6, folico, vit. B12, niacina, vit. C) hanno un effetto sulla sintesi e sul metabolismo dei neutrotrasmettitori. Comunque, non sempre un supplemento vitaminico è necessario a migliorare le prestazioni intellettive e comportamentali dell’uomo e non è dimostrato l’effetto positivo delle somministrazioni di dosi elevate di vitamine idrosolubili, fino a 100 volte le dosi terapeutiche, nella terapia dei disturbi dell’apprendimento. E’ invece importante comprendere come alte dosi di vitamine liposolubili (vitamine A,D,E,k) possono risultare tossiche.
In conclusione
In conclusione, anche il sistema nervoso e quindi un comportamento più o meno favorevole nei nostri confronti o verso gli altri, può derivare da errori alimentari o da una alimentazione monotona. In pratica, l’insonnia o l’ansia immotivata possono essere conseguenza di scarsa assunzione di calcio (contenuto nel latte e derivati) o magnesio (presente nei cereali, frutti di mare, verdure). D’altra parte, una scarsa concentrazione o una facile stancabilità fino a stati depressivi possono essere il risultato di un carente apporto di ferro, potassio o rame, presente nelle carni, pesce, legumi e frutta fresca.
P.S. L’esercizio fisico
L’esercizio fisico allontana la mente dai pensieri negativi e permette di affrontare esperienze nuove in maniera positiva. Alcuni studi hanno dimostrato che correre per 30 minuti tre volte alla settimana è altrettanto efficace nei confronti della depressione rispetto alle sessioni di terapia.