Cos’è?
La febbre è definita come aumento della temperatura corporea. Generalmente si manifesta in risposta alla esposizione ad agenti patogeni (microrganismi o strutture inanimate) estranei all’organismo e riconosciuti come patogeni. attraverso un meccanismo fisiop tolo¬gico mediato da citochine, molecole di fase acuta, fattori endocrini ed immunologici (Aronoff et al. Am J Med 2001). Il resetting ipotalamico porta all’aumento della temperatura corporea mediante meccanismi termoregolatori che esitano in una aumentata produzione e ridotta dispersione del calore. Queste ca¬ratteristiche differenziano la febbre da altre condizioni caratterizzate da un aumento della temperatura corporea quali l’ipertermia da colpo di calore o da incubatrice (dovute ad un eccesso della temperatura ambientale), l’ipertermia da difetto di termolisi che si riscontra, ad esempio, in soggetti affetti da di¬splasia ectodermica o da quelle condizioni in cui vi è un eccesso di produzione di calore, come nel corso di sforzi fisici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità individua come temperatura corporea normale quella compresa tra 36.5 e 37.5° C (WHO, 1996).
- Rialzo termico: TC tra i 37°C – 37.9°C (37.5°C – 38.4°C se rettale)
- Febbre: TC tra i 38°C – 40.9°C (38.5°C – 41.4°C se rettale)
- Iperpiressia: TC uguale o superiore a 41°C (41.5°C se rettale)
Come misurare la temperatura corporea:
• Misurazione ascellare
• Misurazione rettale
• Misurazione timpanica
• Misurazione orale
• Misurazione cutanea con termometro ad infrarossi
Cosa fare?
1. Garantire una idratazione abbondante. La perdita di liquidi in corso di febbre è superiore a quella in condizioni di benessere;
2. Utilizzo di farmaci antipiretici: consigliato per il control¬lo della febbre associata ad una sintomatologia di malessere.
3. Vestirlo con indumenti di cotone e traspiranti