Cosa sono?
Le infezioni delle vie urinarie sono caratterizzate da una crescita batterica nel sistema urinario e si distinguono in:
- pielonefrite acuta: infezione che interessa il parenchima renale, è la forma più grave nel bambino, che presenta sintomi sistemici e quadri clinici impegnativi;
- cistite: infezione limitata alla vescica e all’uretra, più frequente dai 2 anni in su, presenta sintomi localizzati che includono disuria e dolore ai quadranti addominali inferiori;
- batteriuria asintomatica: presenza di batteri nelle urine contenute in vescica in assenza di sintomi o di segni clinici di infezione.
Le infezioni delle vie urinarie sono causate da batteri, e più frequentemente da: Escherichia coli (80%), Klebsiella, Enterobacter, Proteus, Pseudomonas (10-15%). Staphylococcus Aureus ed Epidermidis sono di solito contaminanti. Lo streptococco di gruppo B è quasi esclusivo dell’età neonatale. Staphylococcus saprophyticus è tipico delle ragazze adolescenti.
Come si presentano?
Nei primi 2 anni di età in particolare, i bambini manifestano vomito, ritardo di crescita, pianto durante la minzione. Nelle età successive, urgenza minzionale e dolori addominali. La febbre a 39°C è considerato un marker clinico valido di coinvolgimento del parenchima renale.
Quali esami di laboratorio e strumentali fare:
la diagnosi viene effettuata attraverso l’esecuzione dell’esame urine e dell’urinocoltura. L’interpretazione dell’esame delle urine deve tener conto dei seguenti valori di sensibilità e specificità dei suoi parametri: l’urinocoltura va fatta al di sotto dei 24 mesi di età esclusivamente da catetere e considerata valida, quando eseguita da sacchetto, solo se negativa. Per considerare positiva un’urinocoltura è necessario avere un valore ≥ 50.000 UFC/ml di un singolo patogeno in associazione alla presenza di piuria.
Se il vostro bambino manifesta uno dei sintomi sopra riportati, contattate il vostro pediatra e seguite con fiducia le sue specifiche indicazioni.