In casa non fate altro che urlare con i vostri figli perché rimettano in ordine almeno i loro giochi? Eppure per i bambini “riordinare” è un verbo incomprensibile. Partiamo quindi da noi grandi per capire come trasmettere l’arte del riordino ai più piccoli, con consigli pratici e calibrati dai 3 anni fino all’adolescenza.
Per fare questo partiamo da una nuova guida pratica di Nagisa Tatsumi, “L’arte di insegnare il riordino ai bambini” (Vallardi editore, 2017).
Mettendo in ordine il proprio spazio e gli ambienti comuni, il bambino impara ad avere un sano rapporto con gli oggetti, a vivere il suo spazio liberamente e a rispettare la libertà altrui. La cameretta è espressione del suo sé: insegnargli a tenerla in ordine, anziché soffocarne la creatività, gli consente di trasformarla in un foglio pulito su cui disegnare ciò che ha dentro. Rendere un bambino in grado di riordinare non significa renderlo amante della pulizia, bensì fargli apprendere le basi del vivere in modo generoso e felice insieme agli altri.
Ecco i suoi consigli per insegnare ai bambini a tenere in ordine:
- Gli oggetti per la scuola devono essere raggruppati ed avere una loro collocazione. Ad esempio, per evitare di lasciare lo zaino in giro per casa, organizzatevi con un gancio al lato della scrivania.
- La scrivania non è un parcheggio di oggetti che non si ha voglia di rimettere a posto. Sistemandola il bambino avrà più spazio.
- Per i giochi disponete delle scatole dove possano essere riposti per tipologie. Ma attenzione, nei primi anni di vita i giocattoli cambiano rapidamente. Stabilite un tetto massimo. In seguito i giochi non usati possono essere dati via, ma non fatelo di nascosto dai bambini. Se per il piccolo è troppo difficile separarsi da questi giochi, metteteli in cantina: ci penseremo più avanti.
- Abituate il vostro pargolo a tirare fuori dallo zaino gli indumenti sportivi usati e metterli a lavare.
- Non ha mangiato la merenda? Che almeno non rimanga nello zaino. Meglio metterla in cucina.
- I lavoretti della scuola hanno invaso casa? Possiamo realizzare insieme una “scatola dei ricordi”.
- Fino ai 3 anni, quando ripiegate il bucato, date in mano ai bambini i vestiti e chiedetegli di riporli nel luogo giusto.
- A 6-10 anni, lasciate che i piccoli gestiscano da soli i propri vestiti. Insegnategli a piegare e controllate che i cassetti non siano strapieni.
- Cambio di stagione: fatevi aiutare a piegare i maglioni e a riporli nelle scatole con l’anti tarme. Poi tirate fuori i vestitini estivi e trasmettete l’entusiasmo di ritrovare vecchi abitini. Le fondamenta della cura dei vestiti vanno gettate quando i bambini sono piccoli.
- L’interesse per il riordino deve interessare tutti i membri della famiglia. Nella maggior parte dei casi le madri pensano di far prima a rimettere a posto da sole. Ma così non si insegna ai bambini (e non solo!) a fare quello che invece sarebbero in grado di fare. Sicuramente fareste prima voi, ma è necessario che i genitori abbiano l’amore e la pazienza di far fare le cose ai bambini.
- Finito di mangiare abituate il bambino a portare il suo piatto nel lavandino.
Pulire la sua cameretta? Fino ai 6 anni aiuterà in piccoli compiti, dai 6 ai 10 potrà fare quasi tutto, dai 10 in poi dovrà fare tutto da solo. Educare i figli a questi compiti significa aiutarli a crescere e a diventare autonomi.