L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) consiglia di allattare fino ai 2 anni di età ed oltre, se mamma e figlio lo desiderano. In assenza del latte materno, e in attesa di somministrare il latte vaccino, una valida alternativa è rappresentata dai latti di crescita, che introdotti negli anni ’90, sono definibili come preparazioni lattee (derivate dal latte di mucca) indicate i bambini da 12 a 36 mesi di vita. Dal punto di vista normativo sono inseriti sia nel decreto legislativo 111/92, che nel nuovo regolamento europeo (1925/2006), sui cosiddetti alimenti arricchiti, che oltre ad avere una composizione particolare per il bambino, sono anche integrati con vitamine e minerali.
Quali sono i possibili vantaggi dei latti di crescita?
- hanno un ridotto apporto proteico (prevenzione del sovrappeso/obesità infantile)
- adeguato apporto di micronutrienti (ferro, zinco) e quindi un migliore sviluppo del sistema immunitario e neurologico
- adeguato apporto di vitamine e acidi grassi essenziali con conseguente crescita e sviluppo neuro-comportamentale adeguati
- migliore digeribilità per la presenza dei polisaccaridi, più digeribili e meno fermentescibili rispetto al lattosio
- aggiunta di fibre
Caratteristica peculiare dei latti di crescita è inoltre la composizione organolettica:
- Il 40-60% è costituito da latte parzialmente o totalmente scremato. Il resto può essere costituito da amido di patata, olio di pesce, saccarosio
- Zuccheri (saccarosio, glucosio, fruttosio e maltosio)
- Grassi. Nel latte vaccino si trovano essenzialmente acidi grassi saturi, mentre nei latti di crescita prevale l’aggiunta di acidi grassi polinsaturi
- Sali minerali
- Vitamine
- Carboidrati complessi
- Additivi (emulsionante, vanillina, estratto di mela)
In conclusione: il pediatra deve comunque fare prevenzione, consapevole degli effetti a medio/lungo termine degli alimenti consigliati per il bambino. Il costo medio del latte vaccino intero è pari a 0,80-1,60 euro/litro, mentre i latti di crescita sono offerti, in media, a 2 euro/litro.
Quindi, riguardo ai latti di crescita, come comportarsi? Deve essere una scelta obbligata, consigliabile o solo consapevole? L’importante è non rimanere senza corrette basi conoscitive.