Le sindromi periodiche dell’infanzia sono un gruppo di disturbi funzionali periodici ed improvvisi. Tutte queste forme possono avere un comune denominatore: l’emicrania in età adulta. Iniziamo con i disturbi gastrointestinali ricorrenti. Disturbi della motilità intestinale, dismicrobismo intestinale, ipersensibilità viscerale possono condurre ad episodi di dolore localizzato in sede periombelicale. abbastanza intenso da influenzare le normali attività del bambino. Possono avere una frequenza mensile con periodi intercritici completamente asintomatici. Ovviamente si arriva a questa diagnosi dopo che il Pediatra ha escluso ogni altra condizione medica organica sottostante ed in assenza di perdita di peso.
Un altro aspetto gastrointestinale delle sindromi periodiche dell’infanzia è rappresentato dal vomito ciclico. Il bambino presenta episodi ricorrenti di vomito e nausea, intervallati da periodi di completo benessere. L’esordio dei sintomi segue in certo ordine. Esiste la fase iniziale, della durata da minuti a ore, caratterizzata da astenia, dolore addominale, cefalea, cambiamento d’umore. Poi dalle prime ore del giorno compare il vomito e/o la nausea associati a pallore, letargia, foto e fonofobia, diarrea, iporessia. Nausea e vomito ricorrono almeno 4 volte in 1 ora. Gli attacchi durano da 1 ora a 10 giorni. In media si può avere un episodio al mese. Anche qui è il caso di escludere altre patologie del sistema gastrointestinale, metabolico ed urinario. Il trattamento si avvale di farmaci antiemetici, escludendo dalla dieta cioccolato e formaggi. E’ inoltre importante regolarizzare i tempi sonno-veglia e praticare un’attività fisica regolare ma non intensa. Simile al vomito ciclico è l’emicrania addominale.
Consiste in attacchi acuti caratterizzati da dolore addominale periombelicale associato a sintomi quali il pallore, la nausea, il vomito e l’assenza di appetito. Ovviamente tra un episodio e l’altro il bambino presenta completo benessere. L’età media di comparsa è l’età scolare. Il Pediatra deve operare, dopo aver escluso patologie organiche, una sorta di counselling volto alla rimozione dei fattori scatenanti.
Anche le vertigini improvvise possono rientrare tra le sindromi periodiche dell’infanzia. Le vertigini possono essere soggettive od oggettive, durano da 1 a 5 minuti e sono prevalenti nel sesso femminile. L’associazione tra vertigini ed emicrania ci porta a considerare un’altra forma periodica, l’emicrania vestibolare. Anche in questo caso la vertigine può essere oggettiva o soggettiva, indotta da stimoli visivi o dal movimento del capo. Sempre a livello del capo è descritto il torcicollo parossistico dell’infanzia. Un classico esempio di sindrome periodiche dell’infanzia è rappresentato dalle coliche infantili, un disordine eterogeneo dello sviluppo neuromotorio caratterizzato da episodi improvvisi di pianto, di solito serali in lattanti nei primi 3 mesi di vita, per il resto sani e ben nutriti. Si tratta di un disturbo frequente (20% dei lattanti). Molte sono state le teorie eziopatogenetiche chiamate in causa nelle coliche infantili: atopia, allergia alle proteine del latte vaccino, dismicrobismo intestinale, ecc. Anche in questo caso le coliche infantili sembrano essere un precursore dell’emicrania in età adolescenziale.